COVID-19: vaccini, faramci, plasma, “anticorpi artificiali” e informazione: da che parte sta la verità?
Ha colpito molto l’accelerazione che gli Stati Uniti stanno dando alla produzione del presunto vaccino anti-COVID19.
Attenzione – segnala il giornalista di Repubblica Federico Rampini a La7 – non solo per il business attorno al settore farmaceutico, ma soprattutto per gli effetti che la ripartenza avrebbe sull’economia. Eppure ci sono da fare i conti con l’effettiva efficacia e sicurezza di un vaccino, come per ogni altro farmaco anti COVID19. Quindi è necessario tempo per estendere la sperimentazione.
Quanto tempo ci vuole per fare un farmaco o un vaccino?
Dall’idea alla farmacia, possono passare dai 12 ai 14 anni, con una spesa di oltre due miliardi di dollari. Tutto ciò per garantire efficacia e sicurezza. In contesti di emergenza è possibile “prendere in prestito” farmaci già approvati e “adattarli”, oppure, come nel caso del vaccino anti-COVID19, accedere a procedure semplificate.
Tuttavia, la corsa al vaccino sta diventado più una scommessa che una sfida scientifica: il fatto che poche decine di volontari abbiano dato riscontri positivi, non significa che su milioni, se non miliardi, di persone, l’effetto sia il medesimo. Anzi i rischi di potenziali effetti collaterali non segnalati nelle fasi saltate per la fretta sono molto più alti.